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Valorizzazione della ricerca  

Per valorizzazione della ricerca si intende l’insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali. Essa può svolgersi attraverso molteplici processi, ciascuno dei quali segue logiche operative proprie e richiede interventi specifici:

(a) Gestione della proprietà intellettuale

(b) Imprenditorialità accademica (imprese spin-off)

(c) Attività conto terzi

(d) Collaborazione con intermediari territoriali

 

Gestione della proprietà intellettuale

Sono oggetto di valutazione i brevetti di invenzione e i diritti di privativa su varietà vegetali. Nel primo caso l’unità di osservazione è la “famiglia brevettuale”, definita come l’insieme della documentazione relativa ad un’unica invenzione per la quale siano state depositate domande di brevetto presso uffici nazionali e/o internazionali che producano un search report, quali ad esempio quelli aderenti alla European Patent Convention (EPO) e/o al Patent Cooperation Treaty (PCT), o quelli di uffici nazionali quali lo US Patent & Trademark Office (USPTO) e l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM). Nel caso dei diritti di privativa, invece, si intende la registrazione di varietà vegetali ai sensi della normativa vigente.

La rilevazione delle attività legate alla Gestione della proprietà intellettuale è pertinenza dell’Ateneo, mentre la valutazione ANVUR di questo punto prende in considerazione diversi aspetti.

  • Capacità inventiva: capacità dei soggetti affiliati all’ateneo nelle discipline scientifico-tecnologiche (aree CUN 1-9) di generare invenzioni;
  • Capacità di gestione della proprietà intellettuale: capacità degli organi di governo dell’ateneo di valorizzare opportunamente le invenzioni prodotte dai propri ricercatori attraverso la protezione della proprietà intellettuale;
  • Valorizzazione economica del portafoglio della proprietà intellettuale: capacità dell’ateneo di scegliere in modo oculato le invenzioni da valorizzare tramite brevetti di proprietà e di valorizzare in modo adeguato i brevetti di proprietà tramite cessione degli stessi, concessione in licenza (esclusiva e non) e/o costituzione di società spin-off;

 

Imprese spin-off

Descrive le attività legate alla creazione di spin-off imprenditoriali che operino sulla base di risultati di ricerca prodotti dall’ateneo e/o che mantengano con lo stesso rapporti organici di collaborazione di ricerca. Sebbene non sia necessariamente prevista la partecipazione al capitale da parte dell’università né la presenza di ricercatori negli organi di amministrazione, lo stato di spin-off deve essere sancito attraverso un riconoscimento formale, risultante da procedure esplicite e documentate.

La rilevazione delle attività legate alle Imprese spin-off è pertinenza dell’Ateneo, mentre la valutazione ANVUR di questo punto prende in considerazione diversi aspetti.

  • Impatto occupazionale: indica la capacità delle imprese spin-off di generare opportunità di lavoro qualificato per i propri soci e per i collaboratori;
  • Impatto economico: indica la capacità delle imprese spin-off di generare volumi di fatturato e di valore aggiunto tali da garantire la sostenibilità economico-finanziaria a medio termine;
  • Uscita dal capitale attraverso operazioni di acquisizione o di quotazione in borsa: indica la capacità delle imprese spin-off di generare valore economico tale da attrarre l’attenzione di investitori industriali o finanziari, i quali rilevino quote del capitale o acquisiscano il controllo, o tale da condurre ad una quotazione sul mercato finanziario;
  • Collaborazione con le strutture di ateneo: valuta il grado in cui le imprese spin-off possono contare su attività e infrastrutture di supporto a livello di ateneo;

 

Attività conto terzi

Analizza l’entità degli importi derivanti dai contratti di ricerca/consulenza con committenza esterna, che non sono stati considerati fra le entrate derivanti da progetti competitivi. Vengono prese in considerazione in questo punto anche le entrate derivanti dall’attività didattica in conto terzi, le entrate finalizzate da attività convenzionate, i trasferimenti correnti da altri soggetti e i trasferimenti per investimenti da altri soggetti.

La rilevazione dell’Attività contro terzi è pertinenza sia dell’Ateneo che del singolo Dipartimento, mentre la valutazione ANVUR di questo punto prende in considerazione diversi aspetti.

  • Intensità di ricerca/didattica conto terzi: indica la propensione dell’ateneo a svolgere attività di ricerca o di didattica su commessa;
  • Intensità di servizi e prestazioni conto terzi: indica la propensione dell’ateneo a svolgere attività di servizi, prestazioni e attività commerciali diverse dalla ricerca e dalla didattica;
  • Finanziamento da parte di soggetti privati: indica la capacità dell’ateneo di mobilitare un supporto finanziario, in varie forme, da parte di soggetti diversi dalla pubblica amministrazione;

 

Strutture di intermediazione

Descrive le strutture di intermediazione dell'università con il territorio, in particolare quelle dedicate allo svolgimento di attività di valorizzazione della ricerca (es. trasferimento tecnologico, liaison industriale e rapporti con imprese), di incubazione di nuove imprese e di placement dei laureati.

La rilevazione delle attività legate alle Strutture di intermediazione è pertinenza dell’Ateneo, mentre la valutazione ANVUR di questo punto prende in considerazione diversi aspetti.

  • Intensità di collaborazione con soggetti intermediari: indica la propensione dell’ateneo a ingaggiare rapporti stabili di collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, del territorio, allo scopo di promuovere la trasformazione produttiva della conoscenza e il suo utilizzo da parte del sistema delle imprese;
  • Strutturazione organizzativa dell’ateneo: si valuta la predisposizione dell’ateneo a dotarsi di uffici dedicati con adeguata dotazione di personale per lo svolgimento delle attività di valorizzazione della ricerca;
  • Impatto occupazionale ed economico: si valuta la capacità delle strutture alle quali l’ateneo partecipa di generare occupazione qualificata e fatturato attraverso le imprese che vengono ospitate/incubate.
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