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Collana storico-medica DISCCO  

La Collana "DISCCO - Fonti e studi di storia della medicina"


di Alessandro Porro e Antonia Francesca Franchini


Con il volume su Paolo Pini si riprende la tradizione della pubblicazione di una collana di testi di Storia della medicina, promossa dai docenti afferenti al SSD Med/02- Storia della medicina del DISCCO-Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell'Università degli Studi di Milano.
Fin dai primi anni Sessanta, all'atto della Costituzione dell'Istituto di Storia della medicina della Facoltà medica, su iniziativa dell'allora titolare, il professor Luigi Belloni (1914-1989) furono pubblicati una decina di volumi, incentrati sull'ana­lisi di temi di interesse storico medico generale, aventi tuttavia anche attinenza con la medicina milanese.
Tali volumi rappresentano tuttora fonti di riferimento storiografico sicuro e soli­do, per i temi affrontati.
Anche il successore di Belloni, il professor Bruno Zanobio (1926-2015) provvide nel 2001, all'atto della dipartimentalizzazione dell'Istituto di Storia della medici­na, a pubblicare un volume. che avrebbe dovuto segnare la ripresa della collana storico medica.
Oggi riprendiamo questa tradizione. con un volume dedicato ad una figura che attraversò la storia della medicina milanese del Novecento lasciando tracce in­delebili di scienza. coscienza ed umanità.
Si tratta di Paolo Pini (1875-1945), al cui nome fu intestato l'Ospedale neuropsi­chiatrico di Milano-Affori.
Egli era figlio di Gaetano Pini (1846-1887), il cui nome illustra ed identifica ancor oggi un'istituzione ortopedica specializzata (i Milanesi la indicano sempli­cemente con la definizione il Gaetano Pini) che è parte viva e vitale della nostra Università degli Studi, ed alla quale afferiscono anche Docenti del DISCCO-Di­partimento di Scienze Cliniche e di Comunità.
Ricordare l'attività di Paolo Pini (ed indirettamente anche quella di Gaetano Pini) ci richiama al valore etico, deontologico. sociale. scientifico, assistenziale della nostra professione soprattutto in questi tempi così difficili. nei quali è ancor più necessario agire per il bene comune e dei singoli.

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